sabato 20 ottobre 2007

venerdì 12 ottobre 2007

Nuove colture coglierem

Ed ecco l'orticello per l'inverno :-)))))))))
verze cavoli cicoriette
porri sedani e rapette
tante zuppe ben fumanti
scalderanno tutti quanti!

Ricetta della zuppa di porri (per 6 persone)
Pulite 6-8 porri abbastanza grandi e metteteli in pentola a soffriggere con olio e una noce di burro. Quando sono appasiti aggiungete 6 patate tagliate in grossi pezzi, dei funghi secchi lasciati ammorbidire per una mezz'ora nel latte tiepido e due cucchiaiate di farina bianca. Appena le patate e i funghi si sono amalgamati alla farina aggiungete l'acqua e lasciate sobbollire a lungo (circa 2 ore). Salate, dopodichè frullate con un frullatore a immersione tutto quanto per ottenere una crema densa. Prima di togliere dal fuoco aggiungete abbondante parmigiano, prezzemolo fresco tritato e una noce di burro per lucidare la zuppa.

Bon appetit!

La Vergara




Dal satellite...


giovedì 11 ottobre 2007

Il nostro primo innesto!

Il buon Bruno, il “dirimpettaio” che abita dall’altra parte del Fosso degli Zingari, è un anziano contadino che di tanto in tanto, nonostante le gambe non siano più quelle degli anni migliori, si inoltra, in compagnia dei suoi cagnolini, di qua dal fosso per una passeggiata nel nostro piccolo orto. Ogni tanto si ferma a scambiare quattro chiacchiere, e sempre si complimenta con noi per il nostro lavoro, per la passione e la cura che mettiamo nelle attività agricole.
Sarà per questo che ci ha preso in simpatia e, quando gli abbiamo chiesto una mano per innestare degli alberi da frutto improduttivi, ha voluto fare qualcosa di più insegnandoci qualche segreto di questa antica e quasi perduta arte.
Il primo innesto lo abbiamo praticato su un melo che si era danneggiato alla base, ma che era poi ricresciuto senza però produrre più frutti. Abbiamo eseguito l’innesto a gemma, detto anche ad occhio o a scudetto che sicuramente quello più diffuso sia per la facile esecuzione che per l'ottimo attecchimento che offre.
In particolare abbiamo eseguito quello “a gemma dormiente” (cioè praticato durante la fase di rallentamento vegetativo da agosto a settembre). Abbiamo prima pulito il tronco portainnesto dalle foglie e da eventuali rametti, per una lunghezza circa di 10 cm. Poi abbiamo scelto un “ramo gentile”, ben vigoroso e in buona salute, asportato dal melo che produce le “pianelle”, dal quale poter prendere le gemme da innestare.
Abbiamo poi intagliato il ramo intorno alla gemma e con grande attenzione l’abbiamo asportata.




Sul ramo portainnesto abbiamo praticato una incisione a forma di T , larga circa un paio di cm e lunga circa 3 cm, sollevato con delicatezza i lembi dell'incisione ed inserita all’interno la gemma facendo attenzione al verso.

A questo punto abbiamo richiuso i lembi sopra la gemma legando il tutto con della rafia.



Per finire abbiamo coperto il tutto con della semplice carta di una busta del pane per proteggere dal sole questa zona delicata.
Stiamo ora aspettando che l’innesto attecchisca… se andrà tutto bene si potrà tagliare il ramo immediatamente sopra l’innesto che, continuando a crescere, ci darà un nuovo ramo produttivo.
Grazie, Bruno, la prossima volta proviamo l’innesto a marza!
Frank il potatore apprendista innestatore