lunedì 5 novembre 2007

Altri piccoli amici

Una domenica sorprendente: guardate come i minuscoli abitanti di collefranchino hanno approfittato del primo giorno di sole dopo le interminabili pioggie d'ottobre...









le sorprese non finivano mai, ogni tanto un movimento ci avvertiva che un'altra bestiolina si svegliava dal torpore per salutare la bella giornata


giovedì 1 novembre 2007

Lovely Spider


..e chi dice che non è simpatico non ha capito niente! Perché sennò la saggezza popolare direbbe che portano fortuna?!

sabato 20 ottobre 2007

venerdì 12 ottobre 2007

Nuove colture coglierem

Ed ecco l'orticello per l'inverno :-)))))))))
verze cavoli cicoriette
porri sedani e rapette
tante zuppe ben fumanti
scalderanno tutti quanti!

Ricetta della zuppa di porri (per 6 persone)
Pulite 6-8 porri abbastanza grandi e metteteli in pentola a soffriggere con olio e una noce di burro. Quando sono appasiti aggiungete 6 patate tagliate in grossi pezzi, dei funghi secchi lasciati ammorbidire per una mezz'ora nel latte tiepido e due cucchiaiate di farina bianca. Appena le patate e i funghi si sono amalgamati alla farina aggiungete l'acqua e lasciate sobbollire a lungo (circa 2 ore). Salate, dopodichè frullate con un frullatore a immersione tutto quanto per ottenere una crema densa. Prima di togliere dal fuoco aggiungete abbondante parmigiano, prezzemolo fresco tritato e una noce di burro per lucidare la zuppa.

Bon appetit!

La Vergara




Dal satellite...


giovedì 11 ottobre 2007

Il nostro primo innesto!

Il buon Bruno, il “dirimpettaio” che abita dall’altra parte del Fosso degli Zingari, è un anziano contadino che di tanto in tanto, nonostante le gambe non siano più quelle degli anni migliori, si inoltra, in compagnia dei suoi cagnolini, di qua dal fosso per una passeggiata nel nostro piccolo orto. Ogni tanto si ferma a scambiare quattro chiacchiere, e sempre si complimenta con noi per il nostro lavoro, per la passione e la cura che mettiamo nelle attività agricole.
Sarà per questo che ci ha preso in simpatia e, quando gli abbiamo chiesto una mano per innestare degli alberi da frutto improduttivi, ha voluto fare qualcosa di più insegnandoci qualche segreto di questa antica e quasi perduta arte.
Il primo innesto lo abbiamo praticato su un melo che si era danneggiato alla base, ma che era poi ricresciuto senza però produrre più frutti. Abbiamo eseguito l’innesto a gemma, detto anche ad occhio o a scudetto che sicuramente quello più diffuso sia per la facile esecuzione che per l'ottimo attecchimento che offre.
In particolare abbiamo eseguito quello “a gemma dormiente” (cioè praticato durante la fase di rallentamento vegetativo da agosto a settembre). Abbiamo prima pulito il tronco portainnesto dalle foglie e da eventuali rametti, per una lunghezza circa di 10 cm. Poi abbiamo scelto un “ramo gentile”, ben vigoroso e in buona salute, asportato dal melo che produce le “pianelle”, dal quale poter prendere le gemme da innestare.
Abbiamo poi intagliato il ramo intorno alla gemma e con grande attenzione l’abbiamo asportata.




Sul ramo portainnesto abbiamo praticato una incisione a forma di T , larga circa un paio di cm e lunga circa 3 cm, sollevato con delicatezza i lembi dell'incisione ed inserita all’interno la gemma facendo attenzione al verso.

A questo punto abbiamo richiuso i lembi sopra la gemma legando il tutto con della rafia.



Per finire abbiamo coperto il tutto con della semplice carta di una busta del pane per proteggere dal sole questa zona delicata.
Stiamo ora aspettando che l’innesto attecchisca… se andrà tutto bene si potrà tagliare il ramo immediatamente sopra l’innesto che, continuando a crescere, ci darà un nuovo ramo produttivo.
Grazie, Bruno, la prossima volta proviamo l’innesto a marza!
Frank il potatore apprendista innestatore

martedì 18 settembre 2007

La casetta








Un pezzetto per volta, prima o poi sarà completa...


guardate


come eravamo


come abbiamo iniziato


come pian piano abbiamo proseguito...





domenica 16 settembre 2007

Operazione SALVALAPALMA






Eroicamente Giò e Frank hanno oggi portato a termine, sopportando stoicamente l'immane fatica, il salvataggio della piccola palma assediata dal noce...



Non è stata proprio una passeggiata, temperatura vicina ai 35 gradi e terra simile a pietra di travertino, ma alfine la pianta è stata caricata e trasferita nella sua nuova buca comoda e spaziosa.

Ma c'è chi non si è lasciato sconvolgere dal trambusto... Calma ragazzi, non esagerate, andate piano...

Lavorare stanca!



La casetta dell'uccellino


In questa casetta abbiamo avuto una nidiata a sorpresa. L'avevamo posata, quasi per gioco, sul contatore della luce e un bel sabato...abbiamo visto scappare via mamma uccellina. Che specie fosse non l'abbiamo mai capito perchè a ogni nostro passaggio si rifugiava in una frazione di secondo nell'ulivo più vicino. Abbiamo evitato di curiosare nel nido per non disturbare i piccoli, ma la aspettiamo per la primavera, la casetta è lì pronta a una nuova combriccola di pulcini.

martedì 11 settembre 2007

Mille kili di zucchine


Come consumare mille Kili di zucchine?
Noi ce l'abbiamo fatta...
La produzione dell'orto è stata particolarmente generosa e per qualche momento abbiamo temuto di soccombere...
Poi con un po' di fantasia siamo miracolosamente riusciti a non sciupare il frutto del nostro lavoro agricolo.
Pensate non sia possibile? Guardate l'elenco di quello che siamo riusciti a cucinare e, ahinoi, a mangiare:

- Carpaccio di zucchine in aceto balsamico
- Tagliolini zucchine e gamberetti
- Pennette zucchine e fiori di zucca
- Risotto alle zucchine
- Frittata di zucchine
- Crepes alla crema di zucchine
- Zucchine ripiene
- Zucchine fritte
- Zucchine trifolate
- Parmigiana di zucchine
- Involtini di zucchine al forno

Il carpaccio di zucchine in aceto balsamico:
Lavare le zucchine ed eliminare le estremità. Affettarle sottili per la lunghezza con una mandolina. Disporre uno strato su un piatto di portata, salare moderatamente, irrorare con gocce di aceto balsamico, coprire con scaglie di parmigiano, condire con un filo di olio d'oliva, Continuare così sovrapponendo vari strati. Dopo qualche ora di riposo in frigo, servire accompagnando con un buon vino bianco.
Successo assicurato, gli ospiti ne sono rimasti entusiasti :-)

Gli alluvionati


Un nubifragio si è abbattuto sulla casetta. Aiuto! Torrenti incontenibili di acqua e melma ci hanno colto nel mezzo della lavorazione dei pomodori e la piena ha sfiorato il livello di ingresso alle camere. Eccoci qua: passata è la tempesta, ma c’è poco da far festa… La macchina di Mimmì è irrimediabilmente impantanata. Riuscirà a recuperarla solo dopo il prosciugamento del fiume fangoso, ma credeteci, ha mantenuto un aplomb impeccabile!

Sorprendenti ospiti...

Abbiamo fatto incontri straordinari: il piccolo mondo di un orto custodisce creature stupefacenti.

Guardate questa: quella che vedete è la coda! Il timido brucone si è lasciato maneggiare e fotografare, finchè appagati dal servizio fotografico non l'abbiamo restituito all'erba...


E questa bellissima farfalla? Non ne vedevamo da tempo di così grandi e variegate.




La sussiegosa cavalletta si è concessa malvolentieri, guardate che aria contrariata!




E questo è il ragno più bello dell'orto: a metà estate ha deciso di traslocare dai pomodori alle bietole. Si sa, l'estate è più piacevole al fresco...




Ma il tenero geco è la nostra mascotte. Silenzioso e infaticabile ha perlustrato per notti e notti i muri della casetta. Nulla è sfuggito al suo sguardo allenato all'oscurità. Poi un bel giorno è comparso, abbandonando senza preavviso il suo posto di lavoro. Sarà passata una geca?!?
Rossa! Avete mai visto una libellula rossa? Aggiungiamo un'altra esclusiva al nostro carnet di avvistamenti...E per finire una mantide che tra una preghiera e l'altra ha trovato il tempo per farci una visita.

lunedì 10 settembre 2007

Abbiamo visto un' UPUPA

Nelle mattine di agosto, i nostri risvegli precoci sono stati allietati da un incontro inaspettato: un' upupa passeggiava con la sua bellissima livrea nel nostro campo. Nel cercare informazioni su questo uccello abbiamo scoperto che la sua utilità per gli orti è sorprendente:è un formidabile consumatore di grillitalpa, cavallette e altri insetti nocivi, ne divora enormi quantità ma purtroppo è una specie a rischio di estinzione. Se vedete un'upupa nel vostro orto segnalatelo, come abbiamo fatto noi, a questo sito:

http://www.ficedula.ch/potrete ricevere le istruzioni per costruire una cassetta nido e contribuire così alla sua sopravvivenza. :-)))

domenica 9 settembre 2007

Un liquore fai da te: l'allorino


Prendete 10-12 foglie fresche di alloro, sane e integre. Dopo averle lavate e asciugate mettetele a macerare in un litro di alcool puro a 95°. Lasciate riposare l'infuso per 8-10 giorni, scuotendo ogni tanto la bottiglia. Vedrete man mano il liquido prendere un bellissimo colore verde brillante. Dopo gli 8-10 giorni di attesa filtrate il liquido eliminando le foglie e mescolatelo con un litro di acqua in cui avrete fatto sciogliere, portandola a bollore, 300 grammi di zucchero (naturalmente mescolatela all'alcool solo dopo averla fatta freddare).Fate riposare qualche giorno e poi gustatelo freddo. E' tonico, digestivo ed economico!Questo è il nostro alloro, fornitore ufficiale delle foglie per la fabbricazione del liquorino delizioso.

L'estate è finita...ma cominciamo un blog!


Piove, piove...

Abbiamo lasciato solo l'altro ieri la casetta ma già ci manca.
Ci sentiamo stretti qui in città, e anche un pò soli: eravamo 10 nei giorni normali, chiedere ai vicini per credere! Impossibile ignorare l'allegra brigata...